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Partecipare il Presente: scuola di responsabile d’associazione

Per le associazioni tutte – che rappresentino imprese, lavoratori o volontari – c’è oggi l’urgenza di tornare a svolgere con piena consapevolezza, e con la massima efficacia possibile, il proprio ruolo di rappresentanza, di mediazione come anche di proposta. Per il bene della società tutta c’è il bisogno che i cosiddetti “corpi intermedi”, riconosciuti anche nella Costituzione italiana, recuperino e aggiornino la propria insostituibile funzione di “cuscinetto” e di “osmosi” tra cittadini e istituzioni.
A questa necessità prova a rispondere la nuova iniziativa che caratterizza l’inizio del 2023 di “Partecipare il Presente”. E’ la prima edizione della “Scuola di responsabile di associazione”, un percorso di formazione dedicato a dirigenti politici e funzionari che occupano posizioni di responsabilità all’interno delle associazioni trevigiane.
Sarà un corso, quindi, per la sua strutturazione, a posti limitati, rivolto a una trentina di persone, due per ciascuna associazione aderente a “Partecipare il Presente”.
Da febbraio a maggio proporrà nove lezioni, ciascuna articolata in una lezione frontale, seguita da lavori di gruppo e dal confronto in assemblea.
Il primo modulo, che apre il ciclo il 10 febbraio, sarà dedicato all’analisi del contesto socio economico attuale. Il secondo, articolato in quattro incontri, è riservato allo studio della struttura e funzione delle Associazioni come corpi intermedi tra i cittadini e lo Stato. Il terzo, in due lezioni, sarà incentrato sulle funzioni delle associazioni in ordine alla contrattazione, alle relazioni sindacali e alla costruzione di politiche per il lavoro. Nel quarto modulo si parlerà della funzione di solidarietà sociale delle Associazioni.
A condurre le lezioni saranno Daniele Marini, Paolo Feltrin, Sergio Rosato, Matteo Mascia, con l’intervento conclusivo del vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi.
L’associazione “Partecipare il Presente”, nata nel 2005 per offrire occasioni di formazione sociale e politica in ambito provinciale, è anche un esempio dell’utilità della collaborazione, poiché mette insieme e fa dialogare tante associazioni diverse del mondo economico, sindacale, sociale. L’iniziativa fa parte del calendario 2022-23 del Network per il Bene comune.
Con la Scuola responsabili di associazione l’attenzione è puntata ad avere una classe dirigente delle Associazioni che sia sempre più preparata e responsabile, in modo che le proprie Associazioni riescano a intercettare le attese e i bisogni dei cittadini, coinvolgendoli, stimolandoli alla responsabilità, alla partecipazione. A spiegarlo è il presidente di “Partecipare il Presente”, Luca Bertuola.
Com’è nata l’idea di una scuola per responsabili di associazione?
Dalla constatazione che non c’erano percorsi di formazione specifici sul funzionamento, la storia e soprattutto la funzione delle Associazioni. Ciò significa anche che, nel tempo, è stata persa, in misura variabile da caso a caso, la sensibilità al ruolo “politico” di mediazione che hanno le Associazioni come corpo intermedio.
A chi è rivolta questa iniziativa? A quali bisogni e necessità mira a rispondere?
L’iniziativa è rivolta a chi opera nelle associazioni, come dirigente politico o come funzionario, rispondendo al bisogno crescente di figure competenti, consapevoli del ruolo che occupano e dell’importanza che riveste non solo all’interno della singola struttura, ma della società in generale. Creare una scuola di formazione per responsabili di associazione è una necessità che, a più riprese, alcune associazioni hanno manifestato. Aggregare e rappresentare non è una funzione che si può improvvisare.
Quali obiettivi vi proponete con questa nuova iniziativa?
Mantenere o recuperare “buon capitale sociale”. La funzione dell’associazionismo, se ci si pensa, è enorme. Creare luoghi nei quali il cittadino – lavoratore, imprenditore o volontario – possa contare e a cui dare fiducia è una ricchezza enorme per la comunità. Favorisce coesione e genera collaborazioni e relazioni che producono bene comune. Ma genera fiducia anche per le persone singolarmente intese. Gli esempi di buona associazione creano fiducia. Laddove questo manca, il singolo, le comunità, la politica delle comunità ne risentono. In questi casi mancano non solo le buone relazioni, ma anche lo sviluppo e il “ben-essere”. (Franco Pozzebon)

 

Pieghevole scuola resp ass

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Settimana sociale, quarta serata: la denatalità cambia il welfare. Ha così preso il via il Cantiere Welfare di “Partecipare il Presente”

Una questione strutturale ed epocale, un’altra “transizione” con cui dobbiamo fare i conti. Si è tornati a discutere di calo demografico e delle sue implicazioni per il mondo del lavoro e per lo stato sociale nella quarta e ultima serata della Settimana sociale dei cattolici trevigiani, mettendo a fuoco i temi correlati del welfare, dell’occupazione, del sistema pensionistico. “Si tratta di un grave problema che necessita di scelte, politiche e risorse a ogni livello per invertire la tendenza”, ha precisato introducendo l’incontro Luca Bertuola, presidente di Partecipare il Presente. L’ultima serata della Settimana sociale ha infatti coinciso con l’apertura del ciclo autunnale della scuola sociopolitica dell’associazione che mette insieme numerose realtà della società civile e del mondo economico trevigiano. Il tutto, in continuità con la Settimana sociale, nell’ambito del Network per il bene comune. “Continuiamo a proporre questo calendario di appuntamenti, perché crediamo nell’importanza della coesione sociale come volano di futuro. E per questo esprimiamo anche la nostra solidarietà alla Cgil per quanto accaduto nei giorni scorsi”. “Nel post pandemia abbiamo bisogno di ripristinare il nostro sistema di welfare, rispetto alle prestazioni di sostegno al reddito, secondo condizioni di solidità strutturale, equità, impatto sulla natività, per creare condizioni di benessere di lungo periodo – ha sottolineato Antonio Pone, direttore Inps Treviso, dopo aver delineato il quadro delle misure messe in campo lo scorso anno -. Insomma, dobbiamo attrezzarci: non ci saranno più solo crisi endogene, cioè che nascono all’interno del sistema; sarà dunque importante l’universalità delle prestazioni imparando a fare «bene e presto» e tenendo conto delle coperture”. “Il tema della denatalità impatta su tanti ambiti, non ultimo quello dell’organizzazione del lavoro e del sistema pensionistico – ha ribadito anche Agar Brugiavini docente universitaria a Ca’ Foscari -. E questo impone di formulare un welfare aderente ai nuovi bisogni, alle prospettive che si vanno delineando”, che tenga conto dei motivi economici, sociali, culturali che hanno generato il calo demografico e di molti elementi che concorrono: l’organizzazione del lavoro, la questione femminile, il tema dei carichi di cura, le mancate politiche di conciliazione. “Questo è il tempo di investire in modo sostenibile e strutturale, non per assistenzialismo ma per il futuro”. “La natalità dovrebbe essere dunque l’obiettivo strategico del nostro Paese – ha concluso Pone – anche accompagnato da un forte connotato simbolico. Serve uscire dalla logica delle mance, verificare il reale impatto delle misure messe in campo, copiare bene dagli stati che hanno saputo invertire i trend”. Un tema ripreso con forza anche dal moderatore della serata, Adriano Bordignon, presidente delll’Ebicom e del Forum regionale delle famiglie.
“Continuiamo pertanto a credere nella profezia sulla felicità – ha concluso il vescovo Michele Tomasi -, quella che leggiamo nelle pagine del profeta Zaccaria: «Vecchi e vecchie siederanno ancora nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano, per la loro longevità. Le piazze della città formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze». Continuiamo cioè a credere che un sogno così possa essere motore per la nostra società, l’economia, le istituzioni, per l’impegno delle persone e quello educativo che la Chiesa può assumere”. (Francesca Gagno – La Vita del popolo)

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Transizioni e nuovo welfare, il Cantiere di Partecipare il Presente con 4 appuntamenti

Il termine ‘transizione’ ben caratterizza questa fase di superamento dell’emergenza pandemica per un oggi e un domani che capiamo essere per molti aspetti diversi rispetto a prima. Partecipare il Presente, la scuola di formazione socio politica che vede insieme numerosi soggetti associativi e istituzionali della provincia di Treviso, scegli di concentrarsi sull’impatto delle transizioni in corso sugli strumenti di welfare.
“Quello sul welfare è il secondo ‘cantiere’ sul tema della sostenibilità che per Partecipare il Presente è la linea guida che orienterà della transizione in essere – dichiara Luca Bertuola, Presidente della scuola – . Il primo, a inizio 2021, è stato dedicato al lavoro, ora pensiamo agli strumenti di sostegno quando molte persone stanno sperimentando insicurezza e fragilità sociale. Durante i mesi più duri che abbiamo attraversato, abbiamo apprezzato il vantaggio di disporre di uno stato sociale (nella sanità e assistenza sociale, ad esempio) e accanto a questo l’esigenza di allargarlo verso nuove dimensioni, come il tempo e la cura. E’ un futuro in costruzione, con ancora molte incertezze, che coinvolge in modo rilevante anche lavoratori, imprenditori e sempre più i giovani. Un welfare che risponda in termini di servizi ai bisogni dei cittadini, ma anche liberando tempo per la cura”.
Il cantiere welfare di Partecipare il Presente si articola in quattro appuntamenti, tra ottobre e novembre. Il primo, martedì 12 ottobre alle 20,30, all’auditorium del collegio Pio X è nell’ambito della 35ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani. Al centro, il cambiamento demografico con il progressivo invecchiamento della popolazione e il suo impatto sul welfare, con i rischi di accrescere la fragilità sociale se non interverrà un ripensamento degli attuali strumenti. Ne parleranno la Professoressa Agar Brugiavini, Ordinario di Economia politica all’Università di Venezia, studiosa dei sistemi pensionistici ed economia dell’invecchiamento, e, in apertura, il Direttore regionale dell’Inps del Veneto, Antonio Pone, che illustrerà l’andamento delle prestazioni assistenziali e previdenziali dell’Istituto nei due anni di Covid 19.
Il secondo incontro, mercoledì 20 ottobre alle 20,30 in webinar, guarda alle possibilità offerte dall’ambizioso Piano di Ripresa e Resilienza a fronte della sostenibilità dei sistemi di welfare. Ne parlerà la Professoressa Franca Maino, docente di politiche sociali e del lavoro all’Università di Milano e dal 2011 direttrice del laboratorio di ricerca Percorsi di secondo welfare.
A novembre, il primo appuntamento, giovedì 11 alle 20,30 all’auditorium Pio X° di Treviso, guarda ai sistemi di tutela generati dalla contrattazione, territoriale o aziendale, che nel tempo ha costruito un sistema di servizi ai lavoratori e alle loro famiglie che possono essere di utilità anche per il sistema pubblico di welfare. Relatore sarà Emanuele Massagli, ricercatore all’Università LUMSA di Roma ed esperto di pedagogia del lavoro e pedagogia sociale. A seguire un dibattito con le organizzazioni di rappresentanza moderato dal Direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone.

Il quarto incontro, giovedì 25 novembre alle 20,30 sempre all’auditorium del Collegio Pio X°, riflette sul punto d’incontro nella società tra tempo del lavoro e tempo della cura anche nell’organizzazione aziendale. Ne parlerà Giulio Antonini, il cui percorso didattico – è professore a contratto presso IUSVE – Dipartimento di scienze dell’Educazione –  si accompagna al lavoro come  Direttore della casa di Riposo Don Vittorio Allegri di Salzano.

Nel sito www.partecipareilpresente.it sono accessibili le locandine e gli indirizzi di accesso alla piattaforma Zoom (tutti gli incontri saranno anche in streaming).

La Scuola di Formazione Sociale e Politica “Partecipare il Presente”, costituitasi nel 2005, oggi vede la collaborazione tra:
ACLI Treviso, Artigianato Trevigiano – Casartigiani, Assindustria Venetocentro, Associazione Comuni della Marca Trevigiana, CIA Treviso, CGIL Treviso, CISL Belluno Treviso, CNA Treviso, Confagricoltura Treviso, Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Confcooperative Belluno e Treviso, Confesercenti Treviso, EBicom Ente Bilaterale territoriale della provincia di Treviso, Federmanager Treviso Belluno, Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Treviso, Pastorale Sociale e del lavoro Diocesi di Treviso, UCID Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, Unascom Confcommercio Treviso e Volontarinsieme CSV Treviso.

“Partecipare il Presente” ha aderito al Network per il bene comune e i quattro appuntamenti fanno parte del calendario “Transizioni” 2021-2022.

www.partecipareilpresente.it

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