Open post

Settimana sociale: insieme al cuore della democrazia, per un cammino che dura un anno

Il “navigatore” è puntato su Trieste, sede della Settimana sociale nazionale, dal 3 al 7 luglio 2024. Ma il cammino di avvicinamento, che prende il via con l’incontro “anteprima” del 23 settembre, e con le due serate del 26 e 27 settembre, avrà molte tappe. Per vivere insieme, e non solo in teoria, il tema “Partecipare perché – Camminare insieme al cuore della democrazia”. La 37ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani, che già da due anni a questa parte si era “allargata” all’esperienza del Network per il l Bene comune, cambia formula: meno appuntamenti a fine settembre, ma un cammino più prolungato e articolato, fatto di incontri sul territorio (grazie anche ai soggetti che fanno parte del “Network”), laboratori, “cantieri sinodali”. Con l’obiettivo di vivere ulteriori serate nella prossima primavera, per tirare le fila del cammino fatto e mettere fuoco i successivi passi.

Proprio il tema della Settimana nazionale orienta il percorso diocesano. “Partecipare perché” è stato scelto come titolo della Settimana sociale trevigiana e come tema comune per gli appuntamenti promossi dai soggetti che aderiscono al Network per il Bene comune.

“E’ forte – si legge nella presentazione dell’evento – l’urgenza di «saldare» democrazia e partecipazione”. “Non basta il momento elettorale o il rispetto formale dei diritti delle minoranze per definire una democrazia – come sostiene il documento preparatorio verso Trieste 2024 -. Non può esistere una democrazia che non abbia in sé questa tensione vitale, questa spinta al cambiamento, anche un certo conflitto positivo che non lascia in pace le persone e le sfida a trovare insieme le soluzioni di cui hanno bisogno”. Insomma, non c’è democrazia senza partecipazione.

Ma proprio questa dimensione chiede anche un cambiamento di metodo, chiamato a essere meno centrato su “conferenze”, su “temi proposti dall’alto”, per farsi più partecipativo. Si legge, al proposito, nel documento preparatorio: “Partecipazione è sempre un campo di azione plurale, collettivo, comunitario, vitale, generativo, espressione di un «noi comunitario». E’ un campo accessibile, dove nessuno deve sentirsi escluso dalla possibilità di incidere nei processi cruciali per la difesa e la promozione del bene comune”.

Per questo, sono nati i “Laboratori della Partecipazione”, luoghi di confronto, di dialogo, di elaborazioni comuni che scandiranno i lavori delle giornate di Trieste per misurarsi “con le grandi questioni civili, come il potere, l’educazione, la dimensione politica della carità, la responsabilità della cura dei luoghi e dell’ambiente, l’immaginazione politica”.

I promotori della Settimana sociale (assieme alla Diocesi, la Vita del popolo, l’Azione cattolica, l’ufficio diocesano di Pastorale sociale, l’associazione Partecipare il presente, il Meic), con l’équipe per il cammino sinodale, hanno immaginato anche per il nostro territorio un cammino diffuso, un esercizio di partecipazione dal basso, che viene avviato con le prime serate della Settimana sociale. In particolare, martedì 26 settembre il vescovo Michele Tomasi e il prof. Giovanni Grandi spiegheranno il senso di tale cammino.

Il programma

Serata anteprima. Sabato 23 settembre, ore 18 (Treviso, Ca’ dei Carraresi): “L’economia civile: un’altra idea di mercato”. Relatore Stefano Zamagni, economista. L’incontro è promosso dalla Comunità Laudato si’ e Slow Food Treviso.

Prima serata. Martedì 26 settembre, ore 20.30, sala Longhin del Seminario vescovile: “Partecipazione e missione. Le Settimane sociali nel cammino sinodale”, intervento introduttivo di mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, componente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali nazionali; “Al cuore della democrazia: verso la Settimana nazionale di Trieste con i laboratori della partecipazione”, relazione di Giovanni Grandi, docente di Filosofia morale all’Università di Trieste, membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali nazionali.

Seconda serata. Mercoledì 27 settembre, 20.30, sala Longhin del Seminario: “Partecipare l’Europa, difendere la democrazia”, relazione di Alberto Majocchi, professore emerito di Scienza delle Finanze, Università di Pavia. Incontro promosso in collaborazione con “Partecipare il presente”.

 

Le tappe

Fine settembre. Si tengono, nelle date indicate, le prime serate della Settimana sociale dei cattolici trevigiani.

Mesi autunnali e invernali. A partire dagli incontri della Settimana sociale, e attraverso una traccia predisposta dai promotori, si tengono in tutta la diocesi “cantieri sinodali”, sul tema della “partecipazione”, e dei laboratori tematici. Contemporaneamente, si svolgono le iniziative dei soggetti che fanno parte del Network per il Bene comune, sempre sul tema “Partecipare perché”.

Mesi primaverili. La Settimana sociale vive una “ripresa”, attraverso ulteriori serate pubbliche. Proseguono anche le iniziative sul territorio.

3-7 luglio 2024. Settimana sociale nazionale a Trieste.

Open post

Settimana sociale dei cattolici trevigiani: “Partecipare perché”

Per vivere insieme, e non solo in teoria, il tema “Partecipare perché – Camminare insieme al cuore della democrazia”. La 37ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani, che già da due anni a questa parte si era “allargata” all’esperienza del Network per il l Bene comune, cambia formula: meno appuntamenti a fine settembre, ma un cammino più prolungato e articolato, fatto di incontri sul territorio (grazie anche ai soggetti che fanno parte del “Network”), laboratori, “cantieri sinodali”. Con l’obiettivo di vivere ulteriori serate nella prossima primavera, per tirare le fila del cammino fatto e mettere fuoco i successivi passi.

Proprio il tema della Settimana nazionale orienta il percorso diocesano. “Partecipare perché” è stato scelto come titolo della Settimana sociale trevigiana e come tema comune per gli appuntamenti promossi dai soggetti che aderiscono al Network per il Bene comune.

 

Il programma

Serata anteprima. Sabato 23 settembre, ore 18 (Treviso, Ca’ dei Carraresi): “L’economia civile: un’altra idea di mercato”. Relatore Stefano Zamagni, economista. L’incontro è promosso dalla Comunità Laudato si’ e Slow Food Treviso.

Prima serata. Martedì 26 settembre, ore 20.30, sala Longhin del Seminario vescovile: “Partecipazione e missione. Le Settimane sociali nel cammino sinodale”, intervento introduttivo di mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, componente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali nazionali; “Al cuore della democrazia: verso la Settimana nazionale di Trieste con i laboratori della partecipazione”, relazione di Giovanni Grandi, docente di Filosofia morale all’Università di Trieste, membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali nazionali.

Seconda serata. Mercoledì 27 settembre, 20.30, sala Longhin del Seminario: “Partecipare l’Europa, difendere la democrazia”, relazione di Alberto Majocchi, professore emerito di Scienza delle Finanze, Università di Pavia. Incontro promosso in collaborazione con “Partecipare il presente”.

 

Scarica locandina e pieghevole

Vdp 13-2023 set soc locandina A4 – DEF Vdp 13-2023 set soc pieghevole

 

Le tappe

Fine settembre. Si tengono, nelle date indicate, le prime serate della Settimana sociale dei cattolici trevigiani.

Mesi autunnali e invernali. A partire dagli incontri della Settimana sociale, e attraverso una traccia predisposta dai promotori, si tengono in tutta la diocesi “cantieri sinodali”, sul tema della “partecipazione”, e dei laboratori tematici. Contemporaneamente, si svolgono le iniziative dei soggetti che fanno parte del Network per il Bene comune, sempre sul tema “Partecipare perché”.

Mesi primaverili. La Settimana sociale vive una “ripresa”, attraverso ulteriori serate pubbliche. Proseguono anche le iniziative sul territorio.

3-7 luglio 2024. Settimana sociale nazionale a Trieste.

Open post

Tempo del creato: il programma in diocesi

Inaugurazione del percorso botanico naturalistico per una didattica inclusiva venerdì 1 settembre presso il Centro di spiritualità e cultura “Don Paolo Chiavacci” di Crespano di Pieve del Grappa.
L’evento nasce in relazione alla sensibilizzazione e promozione del progetto “Turismo sociale e inclusivo nel Veneto”, promosso dalla Regione del Veneto e finanziato dal Fondo ministeriale per l’Inclusione delle persone con disabilità. L’evento si svolgerà con la collaborazione della Diocesi di Treviso, l’Amministrazione comunale di Pieve del Grappa, la Riserva Biosfera “Monte Grappa” MAB UNESCO e l’ Ulss 2 Marca Trevigiana.
L’inaugurazione coincide con la Giornata mondiale di Preghiera per la Cura del Creato e segna l’inizio del Tempo del Creato, che si conclude il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Nel suo messaggio dal titolo “Che scorrano la giustizia e la pace” Papa Francesco invita ad ascoltare “l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato”.
Saranno poi altri quattro gli appuntamenti organizzati per celebrare il tempo del Creato. Questo il programma: giovedì 31 agosto alle 20.30 nella casa di spiritualità “Oasi sant’Antonio” di Camposampiero (Padova) incontro con il teologo padre Ermes Ronchi sul messaggio del Papa. Ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria a: info@casadispiritualita.it o telefonando al numero: 049.9303003. Venerdì 15 settembre ore 20.30 Veglia di preghiera itinerante con partenza dal Santuario del Noce fino al Parco della Casa di Spiritualità meditando il messaggio di Papa Francesco. Sabato 23 settembre alle ore 18, in auditorium della Casa dei Carraresi, a Treviso, incontro con l’economista Stefano Zamagni sul tema: “L’economia Civile: un’altra idea di mercato” promosso dalla Comunità Laudato si e Slow Food Treviso. Mercoledì 4 ottobre alle 20.30 veglia diocesana a Monastier sul tema dell’acqua con la collaborazione della Pastorale Sociale e salvaguardia del Creato.

Scarica la locandina
MESE CREATO-PIEGHEVOLE-CAMPOSAMPIERO-WEB

Open post

“Dialoghi di maggio” a Fonte: “Ricuciamo lo strappo fra politica e cittadini”

“Ricuciamo lo strappo tra politica e cittadini”. E’ il titolo della seconda edizione di “Dialoghi di maggio”, gli incontri su temi sociopolitici che fanno parte del calendario 2022-23 del Network per il Bene comune, intitolato, appunto, “Ricucire”. Due le serate previste, il 5 e 12 maggio, rispettivamente con il politologo Paolo Feltrin e Giovanni Teneggi (direttore Confcooperative di Reggio Emilia).

L’iniziativa è promossa, oltre che dal Network per il Bene comune, dall’Azione cattolica del vicariato di Asolo, dallo stesso vicariato e dalla Fondazione Opera Monte Grappa di Fonte. Il centro di formazione professionale, a Fonte Alto, sarà la sede degli incontri.

In allegato, la locandina con il programma.

FONTE democrazia13

Open post

A Mirano “Festa di sguardi” con gli studenti, sul tema “Ricucire il domani”

“Festa di sguardi”, la due giorni che tradizionalmente è promossa da un nutrito cartello di realtà e associaazioni a Mirano, in collaborazione con il mondo della scuola, entra a far parte del calendario 2022-23 del Network per il Bene comune “Ricucire”. Titolo dell’appuntameno, il 28 e 29 aprile, sarà “Ricucire il domani”. L’iniziativa, rivolta in particolar modo agli studenti, si svolge in collaborazione con gli istituti Levi, Ponti, Majorana-Corner, 8 Marzo-Lorenz, Don G. Costantino e con quasi trenta associazioni(tra le quali Ac, Msac, Agesci, Pime). Nel nutrito programma, consaltabile in locandina, anche un dialogo, intitolato “E ti vengo a cercare”(il 28 aprile alle 9), tra rappresentanti di diverse religioni, con la presenza del vescovo Michele Tomasi.

In allegato la locandina con il programma.

Locandina FdS 23

Open post

A Quinto e Zero Branco si parla di giovani e futuro “a partire dalla scuola”

“Prendersi cura dei giovani e del futuro… a partire dalla scuola”. E’ il titolo degli incontri sociopolitici promossi dalla Collaborazione pastorale di Quinto e Zero Branco, insieme al “Pensatoio sociopolitico”, all’Azione cattolica di Zero Branco, alla Caritas,  al Noi, all’associazione Edera e al Network del Bene comune. La rassegna di tre incontri fa, infatti, parte dell’itinerario “Ricucire” 2022-23 del Network.

Tre gli appuntamenti: il 19 aprile a Zero Branco, il 26 aprile a Quinto, il 3 maggio sempre a Zero Branco.

In allegato la locandina

Scuola 0-V 2023-1

Open post

A Trieste, dal 3 al 7 luglio 2024, la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia

La 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia si terrà a Trieste, dal 3 al 7 luglio 2024, sul tema “Al cuore della democrazia”. Lo ha deciso il Consiglio Episcopale Permanente, nella sessione invernale svoltasi dal 23 al 25 gennaio, sottolineando la necessità di favorire la riflessione sulle nuove forme di partecipazione e l’elaborazione di strumenti comuni per costruire e far crescere alleanze. Durante i lavori del Consiglio, infatti, i Vescovi hanno evidenziato le grandi trasformazioni sociali, politiche e culturali in atto che fanno emergere, da un lato, la frammentazione sociale e l’individualismo crescente e, dall’altro, una vitalità diffusa. Di fronte ai nodi importanti che il Paese è chiamato ad affrontare – tra cui la promozione e la difesa di un lavoro degno, la riduzione delle diseguaglianze, la custodia dell’ambiente – servono ascolto attivo, protagonismo comunitario e responsabilità. Secondo i Vescovi, il futuro dell’Italia, in relazione anche allo scenario globale e alle sfide che ne conseguono, richiede persone che si mettano in gioco e collaborino per rigenerare gli spazi di vita, anche i più marginali e affaticati, rinforzando la capacità di scegliere democraticamente e di vivere il potere come un servizio da condividere. È fondamentale cioè un impegno comune, che coinvolga tutti i cattolici, compresi quelli che abitano in Italia pur provenendo da diversi luoghi del mondo. Proprio per questo, i Vescovi hanno approvato una modifica nella denominazione: non più “Settimana Sociale dei Cattolici Italiani”, ma “Settimana Sociale dei Cattolici in Italia”.
La scelta della sede che ospiterà l’appuntamento è caduta su Trieste, città di frontiera per la presenza di molteplici culture, etnie e confessioni religiose, per i luoghi simbolici che hanno segnato il travagliato percorso del Paese verso la libertà, l’unità e la democrazia, ma anche verso una migliore comprensione del diritto alla salute e dei percorsi di cura.

Open post

Il vescovo Michele Tomasi nominato nel Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici in Italia

Nel corso dei lavori, che si sono svolti da lunedì 23 gennaio a ieri, a Roma, il Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana ha nominato mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, Membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali dei Cattolici in Italia. Il Vescovo di Treviso è atualmente anche referente per la Conferenza episcopale triveneta della Pastorale sociale e del Lavoro.

Open post

Scuola di formazione sociale di Sant’Agnese sulla sostenibilità

“Sostenibilità. Dal dire al fare. Scelte, percorsi, esperienze”. E’ il titolo della scuola di formazione sociale di Sant’Agnese, che si articolerà, come di consueto, in quattro serate, durante il mese di febbraio. A promuovere l’iniziativa sono la parrocchia di Sant’Agnese, l’Azione cattolica, il Meic, con la collaborazione di Banca Etica e Slow food. Gli incontri fanno parte del programma annuale, intitolato “Ricucire”, del Network per il Bene comune. Un programma che ha preso avvio in ottobre, la Settimana sociale.

Scrivono i promotori:“Non ci siamo lasciati ancora del tutto alle spalle l’emergenza pandemica e la situazione mondiale ci mostra un momento di grave precarietà, tra guerre, crisi energetica, crisi delle democrazie, crisi umanitarie di ogni tipo, disparità sociali sempre più evidenti. Tutto continua insistentemente a dirci che dobbiamo cambiare passo e percorrere strade nuove, con coraggio e fiducia, e in velocità. Quest’anno, raccogliendo anche le sollecitazioni giunte al termine del percorso dello scorso anno, continueremo, dunque, a parlare di transizione ecologica, di nuovi modelli, ispirati ai valori dell’equilibrio e del rispetto nei confronti dell’ambiente e dell’umanità, di «buone pratiche»”. Si inizia giovedì 2 febbraio, con “Fare impresa guardando al futuro”. Ne parlerà Davide Romano (Banca Etica, area Nord Est) e sarà presentata l’esperienza dell’azienda cartotecnica Favini. Martedì 7 febbraio il titolo della serata sarà: “Coltivare la sostenibilità, esperienze dal territorio”.

Le “buone pratiche” raccontate saranno quelle delle aziende agricole Tenuta Borgoluce, Case Paolin (settore vitivinicolo), Elisa Colle (coltivazione di canapa), e dell’allevatore e pastore Alessandro Fullin. Giovedì 16 febbraio si parlerà di “L’energia si fa comunità: cosa sono le comunità energetiche?”, con il prof. Arturo Lorenzoni (Università di Padova) e l’imprenditore Giuseppe Lanzi. Ultimo appuntamento giovedì 23 febbraio, con la serata “Sostenibili a tavola? Appunti per una cultura alimentare etica”. Interverranno Carlo Catani (associazione culturale Tempi di recupero), Maria Romana Rigoni (trattoria Alla Rosa di Bellombra, Adria – Rovigo) e Diego Tomasi (ristorante Il Basilisco, Treviso).

Gli incontri si terranno a Treviso, al collegio Pio X, Borgo Cavour 40 alle ore 20.30. Quest’anno l’ingresso sarà libero, senza limitazioni e prenotazioni.

Open post

Passi di pace, la marcia delle “tre diocesi” e l’invito dei vescovi alla partecipazione

Un invito a mettersi in cammino, per costruire la pace a partire dai nostri territori e dalle nostre relazioni. La Marcia della pace di domenica 29 gennaio, che coinvolgerà le tre diocesi di Treviso, Padova e Vicenza, sarà un momento di condivisione importante fra Chiese sorelle per invocare, insieme, il dono della pace.

Sarà Treviso a dare il via alla marcia, aperta a tutti e promossa dalle diocesi di Padova, Treviso e Vicenza, con la presenza dei vescovi mons. Claudio Cipolla, mons. Michele Tomasi e mons. Giuliano Brugnotto. L’inizio alle 13.30 dal sagrato della chiesa di Casoni di Mussolente, con il vescovo Tomasi, per incontrare poi, alle 14.15 a Fellette di Romano d’Ezzelino, i gruppi di Padova e Vicenza coi loro pastori. La marcia farà quindi tappa nella chiesa di S. Giuseppe a Cassola alle 15.30 e nella chiesa di S. Leopoldo Mandic a Bassano del Grappa, alle 16.30.

L’invito alla partecipazione arriva da tutti e tre i vescovi delle diocesi coinvolte.

L’invito dei vescovi alla partecipazione

“Ancora nel pieno della mia esperienza di visita alle Chiese sorelle del Brasile e del Paraguay, mi rendo conto una volta di più di quanto bisogno ci sia di concordia, di dialogo, di collaborazione comune tra i popoli per lo sviluppo, l’unico che può portare alla vera pace”: così il vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi, che fino a venerdì è impegnato nella visita pastorale alle missioni diocesane in America Latina, interviene per invitare alla partecipazione alla grande Marcia della pace di domenica 29 gennaio.

“Soprattutto grazie all’impegno e alla lungimiranza dei popoli e dei governanti usciti dalla terribile seconda Guerra mondiale, avevamo costruito un insieme di relazioni internazionali che ci avevano donato decenni di pace, almeno nel territorio europeo – sottolinea il vescovo di Treviso -. Ora, dobbiamo continuare a credere che siano possibili un dialogo e un accordo tra i popoli. Dobbiamo credere che ci siano vie per la soluzione pacifica delle controversie e dei conflitti. Abbiamo riscoperto con dolore che la guerra fa parte di ciò che gli uomini sono capaci di fare: abbiamo guerre in tutto il mondo, abbiamo guerra in Europa. Questo segno di un cammino insieme fra tre diocesi rappresenta il nostro impegno a continuare a percorrere vie di ascolto, di dialogo, di comprensione, in vista della pace: quella pace che deve essere nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, quella che deve essere tra i popoli tutti. Non rinunciamo – l’appello del Vescovo – a credere a questa possibilità, non rinunciamo ad assumerci le nostre responsabilità. Chiediamo a gran voce che le Istituzioni del dialogo possano avere la forza di cui hanno bisogno e i popoli possano incontrarsi nella pace”.

Aggiunge mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova: ”In questi mesi, quasi un anno, abbiamo ascoltato tante riflessioni sul tema della pace, soprattutto a partire dalla guerra in Ucraina. Riflessioni nate all’interno della Chiesa – vedi soprattutto gli interventi del Papa e di tanti intellettuali cristiani – ma anche al di fuori della Chiesa. Oggi occorre creare opinioni di pace e gesti di solidarietà con le vittime delle guerre. L’analisi politica è fondamentale, ma forse non più sufficiente. Prima si deve scegliere la pace e individuare strumenti nuovi, rispetto a quelli delle armi, per risolvere i conflitti. Una precisa e intensa attività di educazione alla pace, alle opere e agli strumenti della pace merita molto più impegno di quanto abbiamo finora profuso. Siamo interpellati soprattutto dai paesi poveri che in modo più pesante pagano il prezzo delle guerre; anche da noi in Italia e in Occidente sono i poveri che soffrono per l’inflazione e per l’aumento dei costi della vita quotidiana. Alla Pace non c’è alternativa giusta, non c’è una guerra giustificabile”.

Il vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto, rivolgendo soprattutto ai giovani l’invito a partecipare, afferma: “Vorremmo in questo cammino di pace sognare il giorno nel quale la guerra tra i popoli sia considerata sempre iniqua, illegittima, fuori legge. Il giorno nel quale non si dica più «questa è una guerra giusta», e si trovino modalità nuove per risolvere gli inevitabili conflitti tra le nazioni. La guerra lascia solo distruzione e odio nel cuore per intere generazioni, noi vogliamo credere e impegnarci per un futuro di pace che si costruisce insieme, anche nelle piccole cose, guardandosi negli occhi e facendo la stessa strada”.

 

A Casoni giovani in dialogo con mons. Tomasi

I giovani della Diocesi di Treviso, nella mattinata di domenica 26, dalle 10.30, incontreranno a Casoni di Mussolente il Vescovo Tomasi e dialogheranno con lui e con il prof. Lorenzo Biagi su alcune questioni riguardanti la pace e su come essere, oggi, operatori di pace. Tra le iniziative che li vedono impegnati c’è la preparazione, durante la mattinata, dei gadget da donare ai partecipanti alla marcia. Dopo il pranzo al sacco, i trevigiani partiranno da Casoni alle ore 13.30 e a Fellette si uniranno ai partecipanti padovani e vicentini.

A partire dalle 16.30 TeleChiara (canale 17 del digitale terrestre) proporrà una diretta televisiva con alcune testimonianze, interviste dalla marcia e approfondimenti sul tema della pace e la celebrazione della santa messa alle ore 17.30.

Al termine della celebrazione sarà disponibile un servizio di bus navetta per il ritorno a Fellette.

La Marcia ha il patrocinio dei Comuni di Mussolente, Romano d’Ezzelino, Cassola, Bassano del Grappa.

Posts navigation

1 2 3 4 5 6
Scroll to top