Open post

“La sanità più bella del mondo”: incontri a Quinto e a Zero Branco

“La sanità più bella del mondo”. E’ questo il titolo degli incontri sociopolitici promossi anche quest’anno dalla Collaborazione pastorale di Quinto e Zero Branco. L’iniziativa è messa in atto attraverso l’impegno di un vivace gruppo promotore e fa parte del calendario 2021-22 del Network per il bene comune, il cartello di varie realtà della società civile e del mondo cattolico che ha “messo in rete”, sotto il titolo “Transizioni”, le varie iniziative promosse nel territorio in questi mesi.
“Come custodire e promuovere un’eccellenza italiana” è il sottotitolo degli incontri.

Si inizia mercoledì 30 marzo alle 20.45, all’oratorio di Zero Branco. L’on. Margherita Miotto, già parlamentare e consigliera regionale, oggi impegnata nell’associazione “Salute diritto fondamentale”, parlerà di “Storia e valori alla base del servizio sanitario nazionale”.

Lunedì 4 aprile, all’oratorio di Quinto, Ranieri Antonio Zuttion, direttore dell’area Welfare di comunità dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina, affronterà il tema “«Stato di salute» della sanità pubblica: situazioni e prospettive”.

Infine, giovedì 28 aprile, ancora a Zero Branco, tavola rotonda “Salute pubblica: solo sanità o anche sociale?”. Partecipano Stefano Rui (dipartimento Prevenzione Ulss 2), Paola Roma (presidente Conferenza dei sindaci Ulss 2), e Gianfranco Pozzobon, già direttore dei Servizi sociosanitari dell’Ulss 3.

Locandina-serate-sanita

Open post

Ucraina, uffici diocesani della prossimità: “Una tragedia che umilia l’umanità, vicinanza disarmata”

Quanto sta accadendo in Ucraina non può lasciarci indifferenti. Un conflitto armato scatenato in piena Europa, a meno di 700 km dal nostro confine, e che può avere coinvolgimenti estremamente gravi a livello mondiale avrà senz’altro ripercussioni pesanti sul nostro modo di vivere. E rivela anche, una volta ancora, gli interessi di parte che continuano a dividere l’Unione Europea e il nostro stesso Paese.
Ci facciamo interpreti del sentimento delle comunità civili e religiose del Trevigiano, per esprimere la ferma condanna della guerra e della violenza, di ogni forma di sopruso e di aggressione, e al contempo per gridare al mondo che la pace è possibile e che ciascuno di noi ha un ruolo e per questo nessuno deve rimanere indifferente, né a questa né ad ogni altra situazione di guerra oggi presente sul pianeta.
Questo è il tempo in cui dobbiamo spezzare le logiche dello scontro, partendo da ciò che possiamo fare. Non possiamo aspettare che sia il governo russo a fare il primo passo. Non possiamo pensare che il conflitto si possa risolvere con l’invio di militari e incentivando la corsa agli armamenti: diventerebbe una catastrofe globale che devasterebbe l’Europa, senza alcun vincitore. Nonostante le ferite della guerra nella ex-Jugoslavia di trent’anni fa non si siano mai rimarginate, le logiche economiche e di potere prevalgono ancora una volta sul vero bene comune dei popoli, che è la possibilità di vivere in pace.
Come ha ricordato il nostro vescovo Michele nel messaggio alla comunità ucraina, «i nostri mezzi non sono potenti dal punto di vista militare: si chiamano preghiera, solidarietà, vicinanza di persone e talvolta di fratelli e sorelle nella fede». Mettiamoli in atto, allora, ponendo dei piccoli segni di vicinanza.
Impegniamoci in una “disarmata vicinanza” alle cittadine e ai cittadini ucraini presenti nelle nostre case o negli altri luoghi di lavoro: possono nascere occasioni di prossimità concreta, informandoci su come stiano i loro cari in patria, e magari pregando assieme a loro.
Impegniamoci a rilanciare l’appello di papa Francesco per un momento più intenso di preghiera e di digiuno che invoca pace mercoledì 2 marzo, inizio del cammino di Quaresima, durante le celebrazioni per l’imposizione delle Ceneri. Proponiamo alle messe domenicali una intenzione di preghiera che ricordi questa situazione finché la pace non sia ripristinata, quasi un appuntamento settimanale per non dimenticare. Chiediamo alle comunità cristiane di recitare il rosario o di inserire una preghiera per la pace in Ucraina alla Via Crucis i venerdì di Quaresima, aprendo le porte delle nostre chiese.
Informiamoci per iniziative concrete di solidarietà, anche attraverso i canali della Caritas diocesana, per il sostegno di chi maggiormente patisce questa situazione.
Chiediamo alle scuole di ogni ordine e grado di far riflettere bambine e bambini, ragazze e ragazzi sul valore della pace preparando messaggi, nella forma del disegno o di brevi frasi o pensieri, che i Sindaci – dove hanno sedi le scuole – si impegnino a far arrivare ai presidenti di Ucraina e Russia, oltre che al presidente della Commissione europea.
E continuiamo ad informarci, oltre la frenesia delle prime ore e la tentazione delle fake news, per capire più in profondità quanto va accadendo e le sue motivazioni, in Ucraina e in tanti altri luoghi di conflitto da anni presenti sul nostro pianeta. Solo così potremo decidere azioni e posizioni capaci di stare nella realtà in cui viviamo coerenti con il Vangelo che dentro questa stessa realtà oggi ci interpella, e farlo insieme. (Ufficio Migrantes; Caritas diocesana; Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del Creato; Centro Missionario diocesano)

Open post

“Economia umana”: incontro lunedì 7 marzo a Pieve di Soligo con mons. Sorrentino sulla “profezia” di Giuseppe Toniolo

Arriva anche a Pieve di Soligo la presentazione dell’ultimo libro del Vescovo delle diocesi di Assisi- Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino.

Intitolato “Economia umana. La lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo: una rilettura sistematica”, e pubblicato da Vita e Pensiero, casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il volume di 368 pagine è uscito da poche settimane nelle librerie. Per l’occasione sarà presente l’autore, tra i più noti e apprezzati studiosi della figura e dell’opera del grande economista e sociologo cattolico, attuale presidente del comitato nazionale per la canonizzazione del beato trevigiano, dopo essere stato il postulatore della causa di beatificazione. A dieci anni dall’elevazione agli onori degli altari di Giuseppe Toniolo, avvenuta a Roma nella basilica a San Paolo fuori le Mura il 29 aprile 2012, l’Istituto della diocesi di Vittorio Veneto beato Toniolo. Le vie dei Santi, insieme alla diocesi di Treviso e ad altre realtà, promuove dunque la serata di lunedì 7 marzo, alle 20.30, nell’auditorium comunale Battistella Moccia di piazza Vittorio Emanuele II.

In programma la tavola rotonda “La persona al centro dell’economia”, con dialoghi tra protagonisti del mondo ecclesiale, economico e sociale della Marca trevigiana, cui farà seguito la presentazione del volume di Sorrentino. La serata sarà introdotta dai saluti di don Andrea Dal Cin, presidente dell’istituto Beato Toniolo, Stefano Soldan, sindaco della città di Pieve di Soligo, Bruno Desidera, della diocesi di Treviso e componente del comitato nazionale canonizzazione beato Toniolo, Aurelio Mottola, direttore della casa editrice Vita e Pensiero. Seguiranno gli interventi a confronto di Lorenzo Brugnera, presidente di Latteria Soligo e membro del consiglio di presidenza di Confcooperative Belluno – Treviso, di Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno – Treviso, e di Mario Pozza, presidente della Camera Commercio Treviso – Belluno Dolomiti, presidente Unioncamere Veneto. Le conclusioni saranno affidate al vescovo Domenico Sorrentino. Coordina la serata il direttore scientifico dell’istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti.

In precedenza, sempre lunedì 7 marzo, il Vescovo di Assisi presiederà nel Duomo di Pieve di Soligo alle 18.30 la concelebrazione eucaristica nel giorno anniversario della nascita del beato Giuseppe Toniolo (7 marzo 1845).

Per la serata del 7 marzo, ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Prenotazioni con mail a info@beatotoniolo.it oppure con messaggio whatsapp al numero 335/1403638. Obbligo di mascherina ffp2 e green pass rafforzato.

Scroll to top