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Settimana sociale: il premierato è democratico? Ultima serata con Ceccanti e Frosini

Ultimo appuntamento per la Settimana sociale dei cattolici trevigiani, che quest’anno, nel cammino di avvicinamento alla Settimana sociale nazionale di Trieste, si estende fino ai mesi primaverili, integrandosi al percorso dei soggetti che aderiscono al Network per il Bene comune e al cammino partecipativo avviato nel territorio.

Venerdì 12 aprile, ore 20.30, a casa Toniolo di Treviso, in sala Longhin, si parlerà di “Elettori ed eletti, una distanza da ridurre: riforme istituzionali e premierato”. Parteciperanno al dibattito il prof. Stefano Ceccanti, già parlamentare, docente di Diritto costituzionale all’Università La Sapienza di Roma, e il prof. Tommaso Frosini, docente di Diritto costituzionale all’Università Sant’Orsola Benincasa di Napoli.

Se, dunque, oggetto dei precedenti incontri è stata, soprattutto la partecipazione “dal basso”, nell’ultimo incontro verrà preso in esame il “quadro” istituzionale, assieme all’attuale proposta di riforma, nella convinzione che la Costituzione e il funzionamento dello Stato siano decisivi per la salute democratica del Paese e anche per orientare la partecipazione dei cittadini. Non, dunque, un tema astratto o per esperti, dato che la cura per la Costituzione e le Istituzioni devono interessare ciascun cittadino.

Si tratta, inoltre, di un tema quanto mai attuale, poiché proprio questa settimana il cosiddetto “premierato”, cioè la riforma costituzionale proposta dal Governo che introduce l’elezione diretta del premier, ha ricevuto i primi “Sì” al Senato, nella commissione Affari costituzionali che sta esaminando il disegno di legge costituzionale, il quale dovrà essere approvato ben quattro volte, due da ciascuna aula parlamentare e, probabilmente, passare al vaglio di un referendum, prima di entrare a far parte della Costituzione. In particolare, martedì 2 aprile la Commissione ha dato il primo via libera al punto decisivo e discriminante della riforma, votando l’emendamento del Governo, all’articolo 3 del disegno di legge.

Modificando l’articolo 92 della Costituzione, si inserisce l’elezione diretta del presidente del Consiglio, fissando contestualmente anche il limite dei due mandati per il premier eletto.

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Settimana sociale, buone pratiche dal territorio

Riprendono gli incontri della 37ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani, dopo le serate di fine settembre e l’annullamento dell’appuntamento dello scorso 1° marzo con l’economista e teologo Gaël Giraud. In realtà, non si è mai interrotto in questi mesi il cammino sul tema dell’anno, “Partecipare perché. Camminare insieme al cuore della democrazia”, che ha come riferimento l’appuntamento nazionale di Trieste, dal 3 al 7 luglio.In particolare, la serata di mercoledì prossimo, 13 marzo, con la pedagogista Livia Cadei, sarà l’occasione per riportare le esperienze dei “tavoli partecipativi” che, su varie tematiche e sempre con la collaborazione del Network per il bene comune, oltre che di altri soggetti ecclesiali e civili, sono stati avviati nelle ultime settimane.Nel documento preparatorio alla 50ª Settimana sociale nazionale, infatti, c’è un invito ad attivare “un breve percorso guidato e partecipativo delle realtà territoriali e delle Diocesi, finalizzato a riflettere sulla democrazia a partire dalle proprie esperienze specifiche, in modo semplice, coinvolgente e innovativo”.

I tavoli erano chiamati a “individuare” e ad “approfondire” una buona pratica, con l’obiettivo di avviare un processo virtuoso di partecipazione. Ed è quello che in effetti è avvenuto, con l’apertura di una quindicina di tavoli. L’incontro, aperto a tutti, punta a fare tesoro di questa esperienza, e a rilanciarla, perché diventi, anche nei prossimi anni, una pratica consolidata.Inoltre, il cammino su tema del “partecipare”, è proseguito in questi mesi grazie agli appuntamenti promossi dai soggetti che aderiscono al Network per il bene comune, la rete di soggetti che è diventata il più ampio “contenitore” nel quale la Settimana sociale, promossa dalla Diocesi, dalla Vita del popolo e dall’Azione cattolica, insieme a “Partecipare il presente” trova la propria dimensioneVa ricordato che cambia la sede dell’incontro di mercoledì 13 marzo e di quello del 12 aprile: sarà la sala Longhin di Casa Toniolo.

Il programma

Questo il programma della seconda parte della trentasettesima Settimana sociale dei cattolici trevigiani.

Mercoledì 13 marzo, ore 20.30, Casa Toniolo, sala Longhin: “Buone pratiche e partecipazione nel territorio: verso la Settimana sociale di Trieste”. Relazione della prof. Livia Cadei (nella foto), pedagogista dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel corso della serata, saranno presentati e rilanciati i percorsi partecipativi avviati in questi mesi in diocesi.

Venerdì 12 aprile, ore 20.30, Casa Toniolo, sala Longhin: “Elettori ed eletti, una distanza da ridurre: riforme istituzionali e premierato”. Dibattito con il prof. Stefano Ceccanti, già parlamentare, docente di Diritto costituzionale all’Università La Sapienza di Roma, e con il prof. Tommaso Frosini, docente di Diritto costituzionale all’Università Sant’Orsola Benincasa di Napoli.

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Settimana sociale dei cattolici trevigiani, al via la seconda parte: tre occasioni per “partecipare

Una Settimana sociale “lunga un anno”, dagli incontri diocesani di fine settembre, fino all’appuntamento nazionale di Trieste, dal 3 al 7 luglio. Era stata la prospettiva delineata nei mesi scorsi. A fine settembre, infatti, la trentasettesima Settimana sociale dei cattolici trevigiani, promossa dalla Diocesi, dalla Vita del popolo e dall’Azione cattolica, insieme a “Partecipare il presente”, aveva avuto un programma più limitato, rispetto alla consueta formula.

Con la promessa di un ulteriore programma di incontri, nel mese di marzo. L’impegno preso è stato rispettato. La Settimana sociale dei cattolici trevigiani, intitolata “Partecipare perché – Camminare insieme al cuore della democrazia”, si arricchisce di altri tre appuntamenti, a partire da quello di venerdì 1° marzo alle 18, con l’economista e teologo Gaël Giraud, gesuita, uno dei più importanti esperti al mondo di transizione ecologica; si proseguirà, quindi (vedi il box a destra), mercoledì 13 marzo e venerdì 12 aprile.

Cambia la sede, che sarà la sala Longhin di Casa Toniolo, con possibilità di parcheggio in Seminario.

Un percorso partecipativo

Perché, dunque la Settimana sociale è stata diluita? Al di là di alcune esigenze di “calendario”, è prevalsa l’idea che l’appuntamento diocesano si raccordasse maggiormente con i percorsi promossi dalle realtà aderenti al Network per il bene comune, che hanno scelto lo stesso tema della partecipazione, su cui riflettere in questi mesi. Attualmente, per esempio, è in corso la scuola sociale di Sant’Agnese, a Treviso. Non solo. Il percorso della Settimana sociale diocesana coincide, di fatto, con la preparazione alla Settimana sociale nazionale di Trieste e con lo stesso cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo.

Così, la Settimana sociale, e in particolare la serata del 13 marzo con la pedagogista Livia Cadei, sarà l’occasione per riportare le esperienze dei “tavoli partecipativi” che, su varie tematiche e sempre con la collaborazione del Network per il bene comune, sono stati avviati nelle ultime settimane. Nel documento preparatorio alla 50ª Settimana sociale, infatti, c’è un invito ad attivare “un breve percorso guidato e partecipativo delle realtà territoriali e delle Diocesi, finalizzato a riflettere sulla democrazia a partire dalle proprie esperienze specifiche, in modo semplice, coinvolgente e innovativo”. I tavoli sono stati chiamati a “individuare” e ad “approfondire” una buona pratica, con l’obiettivo di avviare un processo virtuoso di partecipazione.
0 – Set. Soc. LOCANDINA GENERALE

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Settimana sociale: insieme al cuore della democrazia, per un cammino che dura un anno

Il “navigatore” è puntato su Trieste, sede della Settimana sociale nazionale, dal 3 al 7 luglio 2024. Ma il cammino di avvicinamento, che prende il via con l’incontro “anteprima” del 23 settembre, e con le due serate del 26 e 27 settembre, avrà molte tappe. Per vivere insieme, e non solo in teoria, il tema “Partecipare perché – Camminare insieme al cuore della democrazia”. La 37ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani, che già da due anni a questa parte si era “allargata” all’esperienza del Network per il l Bene comune, cambia formula: meno appuntamenti a fine settembre, ma un cammino più prolungato e articolato, fatto di incontri sul territorio (grazie anche ai soggetti che fanno parte del “Network”), laboratori, “cantieri sinodali”. Con l’obiettivo di vivere ulteriori serate nella prossima primavera, per tirare le fila del cammino fatto e mettere fuoco i successivi passi.

Proprio il tema della Settimana nazionale orienta il percorso diocesano. “Partecipare perché” è stato scelto come titolo della Settimana sociale trevigiana e come tema comune per gli appuntamenti promossi dai soggetti che aderiscono al Network per il Bene comune.

“E’ forte – si legge nella presentazione dell’evento – l’urgenza di «saldare» democrazia e partecipazione”. “Non basta il momento elettorale o il rispetto formale dei diritti delle minoranze per definire una democrazia – come sostiene il documento preparatorio verso Trieste 2024 -. Non può esistere una democrazia che non abbia in sé questa tensione vitale, questa spinta al cambiamento, anche un certo conflitto positivo che non lascia in pace le persone e le sfida a trovare insieme le soluzioni di cui hanno bisogno”. Insomma, non c’è democrazia senza partecipazione.

Ma proprio questa dimensione chiede anche un cambiamento di metodo, chiamato a essere meno centrato su “conferenze”, su “temi proposti dall’alto”, per farsi più partecipativo. Si legge, al proposito, nel documento preparatorio: “Partecipazione è sempre un campo di azione plurale, collettivo, comunitario, vitale, generativo, espressione di un «noi comunitario». E’ un campo accessibile, dove nessuno deve sentirsi escluso dalla possibilità di incidere nei processi cruciali per la difesa e la promozione del bene comune”.

Per questo, sono nati i “Laboratori della Partecipazione”, luoghi di confronto, di dialogo, di elaborazioni comuni che scandiranno i lavori delle giornate di Trieste per misurarsi “con le grandi questioni civili, come il potere, l’educazione, la dimensione politica della carità, la responsabilità della cura dei luoghi e dell’ambiente, l’immaginazione politica”.

I promotori della Settimana sociale (assieme alla Diocesi, la Vita del popolo, l’Azione cattolica, l’ufficio diocesano di Pastorale sociale, l’associazione Partecipare il presente, il Meic), con l’équipe per il cammino sinodale, hanno immaginato anche per il nostro territorio un cammino diffuso, un esercizio di partecipazione dal basso, che viene avviato con le prime serate della Settimana sociale. In particolare, martedì 26 settembre il vescovo Michele Tomasi e il prof. Giovanni Grandi spiegheranno il senso di tale cammino.

Il programma

Serata anteprima. Sabato 23 settembre, ore 18 (Treviso, Ca’ dei Carraresi): “L’economia civile: un’altra idea di mercato”. Relatore Stefano Zamagni, economista. L’incontro è promosso dalla Comunità Laudato si’ e Slow Food Treviso.

Prima serata. Martedì 26 settembre, ore 20.30, sala Longhin del Seminario vescovile: “Partecipazione e missione. Le Settimane sociali nel cammino sinodale”, intervento introduttivo di mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, componente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali nazionali; “Al cuore della democrazia: verso la Settimana nazionale di Trieste con i laboratori della partecipazione”, relazione di Giovanni Grandi, docente di Filosofia morale all’Università di Trieste, membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali nazionali.

Seconda serata. Mercoledì 27 settembre, 20.30, sala Longhin del Seminario: “Partecipare l’Europa, difendere la democrazia”, relazione di Alberto Majocchi, professore emerito di Scienza delle Finanze, Università di Pavia. Incontro promosso in collaborazione con “Partecipare il presente”.

 

Le tappe

Fine settembre. Si tengono, nelle date indicate, le prime serate della Settimana sociale dei cattolici trevigiani.

Mesi autunnali e invernali. A partire dagli incontri della Settimana sociale, e attraverso una traccia predisposta dai promotori, si tengono in tutta la diocesi “cantieri sinodali”, sul tema della “partecipazione”, e dei laboratori tematici. Contemporaneamente, si svolgono le iniziative dei soggetti che fanno parte del Network per il Bene comune, sempre sul tema “Partecipare perché”.

Mesi primaverili. La Settimana sociale vive una “ripresa”, attraverso ulteriori serate pubbliche. Proseguono anche le iniziative sul territorio.

3-7 luglio 2024. Settimana sociale nazionale a Trieste.

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