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“Dialoghi di maggio” a Fonte: “Ricuciamo lo strappo fra politica e cittadini”

“Ricuciamo lo strappo tra politica e cittadini”. E’ il titolo della seconda edizione di “Dialoghi di maggio”, gli incontri su temi sociopolitici che fanno parte del calendario 2022-23 del Network per il Bene comune, intitolato, appunto, “Ricucire”. Due le serate previste, il 5 e 12 maggio, rispettivamente con il politologo Paolo Feltrin e Giovanni Teneggi (direttore Confcooperative di Reggio Emilia).

L’iniziativa è promossa, oltre che dal Network per il Bene comune, dall’Azione cattolica del vicariato di Asolo, dallo stesso vicariato e dalla Fondazione Opera Monte Grappa di Fonte. Il centro di formazione professionale, a Fonte Alto, sarà la sede degli incontri.

In allegato, la locandina con il programma.

FONTE democrazia13

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A Mirano “Festa di sguardi” con gli studenti, sul tema “Ricucire il domani”

“Festa di sguardi”, la due giorni che tradizionalmente è promossa da un nutrito cartello di realtà e associaazioni a Mirano, in collaborazione con il mondo della scuola, entra a far parte del calendario 2022-23 del Network per il Bene comune “Ricucire”. Titolo dell’appuntameno, il 28 e 29 aprile, sarà “Ricucire il domani”. L’iniziativa, rivolta in particolar modo agli studenti, si svolge in collaborazione con gli istituti Levi, Ponti, Majorana-Corner, 8 Marzo-Lorenz, Don G. Costantino e con quasi trenta associazioni(tra le quali Ac, Msac, Agesci, Pime). Nel nutrito programma, consaltabile in locandina, anche un dialogo, intitolato “E ti vengo a cercare”(il 28 aprile alle 9), tra rappresentanti di diverse religioni, con la presenza del vescovo Michele Tomasi.

In allegato la locandina con il programma.

Locandina FdS 23

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A Quinto e Zero Branco si parla di giovani e futuro “a partire dalla scuola”

“Prendersi cura dei giovani e del futuro… a partire dalla scuola”. E’ il titolo degli incontri sociopolitici promossi dalla Collaborazione pastorale di Quinto e Zero Branco, insieme al “Pensatoio sociopolitico”, all’Azione cattolica di Zero Branco, alla Caritas,  al Noi, all’associazione Edera e al Network del Bene comune. La rassegna di tre incontri fa, infatti, parte dell’itinerario “Ricucire” 2022-23 del Network.

Tre gli appuntamenti: il 19 aprile a Zero Branco, il 26 aprile a Quinto, il 3 maggio sempre a Zero Branco.

In allegato la locandina

Scuola 0-V 2023-1

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Scuola di formazione sociale di Sant’Agnese sulla sostenibilità

“Sostenibilità. Dal dire al fare. Scelte, percorsi, esperienze”. E’ il titolo della scuola di formazione sociale di Sant’Agnese, che si articolerà, come di consueto, in quattro serate, durante il mese di febbraio. A promuovere l’iniziativa sono la parrocchia di Sant’Agnese, l’Azione cattolica, il Meic, con la collaborazione di Banca Etica e Slow food. Gli incontri fanno parte del programma annuale, intitolato “Ricucire”, del Network per il Bene comune. Un programma che ha preso avvio in ottobre, la Settimana sociale.

Scrivono i promotori:“Non ci siamo lasciati ancora del tutto alle spalle l’emergenza pandemica e la situazione mondiale ci mostra un momento di grave precarietà, tra guerre, crisi energetica, crisi delle democrazie, crisi umanitarie di ogni tipo, disparità sociali sempre più evidenti. Tutto continua insistentemente a dirci che dobbiamo cambiare passo e percorrere strade nuove, con coraggio e fiducia, e in velocità. Quest’anno, raccogliendo anche le sollecitazioni giunte al termine del percorso dello scorso anno, continueremo, dunque, a parlare di transizione ecologica, di nuovi modelli, ispirati ai valori dell’equilibrio e del rispetto nei confronti dell’ambiente e dell’umanità, di «buone pratiche»”. Si inizia giovedì 2 febbraio, con “Fare impresa guardando al futuro”. Ne parlerà Davide Romano (Banca Etica, area Nord Est) e sarà presentata l’esperienza dell’azienda cartotecnica Favini. Martedì 7 febbraio il titolo della serata sarà: “Coltivare la sostenibilità, esperienze dal territorio”.

Le “buone pratiche” raccontate saranno quelle delle aziende agricole Tenuta Borgoluce, Case Paolin (settore vitivinicolo), Elisa Colle (coltivazione di canapa), e dell’allevatore e pastore Alessandro Fullin. Giovedì 16 febbraio si parlerà di “L’energia si fa comunità: cosa sono le comunità energetiche?”, con il prof. Arturo Lorenzoni (Università di Padova) e l’imprenditore Giuseppe Lanzi. Ultimo appuntamento giovedì 23 febbraio, con la serata “Sostenibili a tavola? Appunti per una cultura alimentare etica”. Interverranno Carlo Catani (associazione culturale Tempi di recupero), Maria Romana Rigoni (trattoria Alla Rosa di Bellombra, Adria – Rovigo) e Diego Tomasi (ristorante Il Basilisco, Treviso).

Gli incontri si terranno a Treviso, al collegio Pio X, Borgo Cavour 40 alle ore 20.30. Quest’anno l’ingresso sarà libero, senza limitazioni e prenotazioni.

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Partecipare il Presente: scuola di responsabile d’associazione

Per le associazioni tutte – che rappresentino imprese, lavoratori o volontari – c’è oggi l’urgenza di tornare a svolgere con piena consapevolezza, e con la massima efficacia possibile, il proprio ruolo di rappresentanza, di mediazione come anche di proposta. Per il bene della società tutta c’è il bisogno che i cosiddetti “corpi intermedi”, riconosciuti anche nella Costituzione italiana, recuperino e aggiornino la propria insostituibile funzione di “cuscinetto” e di “osmosi” tra cittadini e istituzioni.
A questa necessità prova a rispondere la nuova iniziativa che caratterizza l’inizio del 2023 di “Partecipare il Presente”. E’ la prima edizione della “Scuola di responsabile di associazione”, un percorso di formazione dedicato a dirigenti politici e funzionari che occupano posizioni di responsabilità all’interno delle associazioni trevigiane.
Sarà un corso, quindi, per la sua strutturazione, a posti limitati, rivolto a una trentina di persone, due per ciascuna associazione aderente a “Partecipare il Presente”.
Da febbraio a maggio proporrà nove lezioni, ciascuna articolata in una lezione frontale, seguita da lavori di gruppo e dal confronto in assemblea.
Il primo modulo, che apre il ciclo il 10 febbraio, sarà dedicato all’analisi del contesto socio economico attuale. Il secondo, articolato in quattro incontri, è riservato allo studio della struttura e funzione delle Associazioni come corpi intermedi tra i cittadini e lo Stato. Il terzo, in due lezioni, sarà incentrato sulle funzioni delle associazioni in ordine alla contrattazione, alle relazioni sindacali e alla costruzione di politiche per il lavoro. Nel quarto modulo si parlerà della funzione di solidarietà sociale delle Associazioni.
A condurre le lezioni saranno Daniele Marini, Paolo Feltrin, Sergio Rosato, Matteo Mascia, con l’intervento conclusivo del vescovo di Treviso, mons. Michele Tomasi.
L’associazione “Partecipare il Presente”, nata nel 2005 per offrire occasioni di formazione sociale e politica in ambito provinciale, è anche un esempio dell’utilità della collaborazione, poiché mette insieme e fa dialogare tante associazioni diverse del mondo economico, sindacale, sociale. L’iniziativa fa parte del calendario 2022-23 del Network per il Bene comune.
Con la Scuola responsabili di associazione l’attenzione è puntata ad avere una classe dirigente delle Associazioni che sia sempre più preparata e responsabile, in modo che le proprie Associazioni riescano a intercettare le attese e i bisogni dei cittadini, coinvolgendoli, stimolandoli alla responsabilità, alla partecipazione. A spiegarlo è il presidente di “Partecipare il Presente”, Luca Bertuola.
Com’è nata l’idea di una scuola per responsabili di associazione?
Dalla constatazione che non c’erano percorsi di formazione specifici sul funzionamento, la storia e soprattutto la funzione delle Associazioni. Ciò significa anche che, nel tempo, è stata persa, in misura variabile da caso a caso, la sensibilità al ruolo “politico” di mediazione che hanno le Associazioni come corpo intermedio.
A chi è rivolta questa iniziativa? A quali bisogni e necessità mira a rispondere?
L’iniziativa è rivolta a chi opera nelle associazioni, come dirigente politico o come funzionario, rispondendo al bisogno crescente di figure competenti, consapevoli del ruolo che occupano e dell’importanza che riveste non solo all’interno della singola struttura, ma della società in generale. Creare una scuola di formazione per responsabili di associazione è una necessità che, a più riprese, alcune associazioni hanno manifestato. Aggregare e rappresentare non è una funzione che si può improvvisare.
Quali obiettivi vi proponete con questa nuova iniziativa?
Mantenere o recuperare “buon capitale sociale”. La funzione dell’associazionismo, se ci si pensa, è enorme. Creare luoghi nei quali il cittadino – lavoratore, imprenditore o volontario – possa contare e a cui dare fiducia è una ricchezza enorme per la comunità. Favorisce coesione e genera collaborazioni e relazioni che producono bene comune. Ma genera fiducia anche per le persone singolarmente intese. Gli esempi di buona associazione creano fiducia. Laddove questo manca, il singolo, le comunità, la politica delle comunità ne risentono. In questi casi mancano non solo le buone relazioni, ma anche lo sviluppo e il “ben-essere”. (Franco Pozzebon)

 

Pieghevole scuola resp ass

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Settimana sociale: “Ricucire, lacerazioni e nuove connessioni”

“Di fronte alle ferite e agli strappi di questi ultimi mesi, siamo consapevoli di trovarci di fronte a una società lacerata, smarrita e impaurita. L’impegno dei cristiani, anche alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, è quello di individuare strade per «ricucire» una realtà sfilacciata, tramite la creazione di nuovi legami e connessioni. Questo non per tornare al passato – che non ritorna – ma per costruire una nuova trama di relazioni, a partire dal «filo» della fraternità, dell’amicizia sociale, di una nuova economia”. Parte da questa constatazione la 36ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani, intitolata “Ricucire, lacerazioni e nuove connessioni”. Promossa, come gli anni scorsi, da La vita del popolo, Azione cattolica, Ufficio diocesano di Pastorale sociale e Lavoro, Meic e Partecipare il presente, la Settimana sociale, in raccordo con gli eventi “Il tempo del teatro”, rappresenta “il lancio” del calendario annuale del Network per il Bene comune. L’evento, nel corso di cinque serate (promosse insieme a varie realtà) si interroga su queste sfide, lanciando idee e proposte che saranno riprese, da diverse angolazioni e approcci, durante tutto l’anno, attraverso le realtà che aderiscono al “Network”.

Dopo la “serata anteprima del 26 settembre, la prima serata sarà lunedì 3 ottobre. “Fratture, lacerazioni, il compito dei cattolici: dalla storia del ventesimo secolo alle sfide del tempo presente” è il tema che sarà trattato dallo storico Alberto Melloni, professore ordinario di Storia del cristianesimo all’Università di Modena-Reggio Emilia.
Martedì 4 ottobre il titolo della serata sarà “The Economy of Francesco. L’impegno dei giovani per un’economia più equa, solidale e fraterna”.
Previsto l’intervento del prof. Giampietro Parolin, economista dell’Università Sophia, con interventi e testimonianze dei giovani trevigiani partecipanti all’incontro di Assisi convocato dal Papa (22-24 settembre. La serata riprenderà i primi frutti dell’incontro di Assisi, puntando a individuare le sue ricadute locali e gli spunti d’impegno, soprattutto per le nuove generazioni.
Lunedì 10 ottobre si riprende con “Strappi (in)evitabili, cuciture possibili… Italiani, migranti e lavoro che cambia”, con il sociologo Daniele Marini (Università di Padova) e Letizia Bertazzon, ricercatrice di Veneto Lavoro. L’incontro è promosso in collaborazione con Caritas, Migrantes, Cisl, La Esse, Una casa per l’uomo, ed inserito anche nel programma del Festival dello sviluppo sostenibile.
Martedì 11 ottobre si conclude con la serata, promossa in collaborazione con Partecipare il Presente, “Dopo il 25 settembre: la società civile per ricreare comunità e come reazione alla crisi della democrazia”. Intervengono il politologo Paolo Feltrin, già docente di Scienza dell’amministrazione e Scienza politica alle Università di Firenze, Catania e Trieste, e il prof. Carlo Bordoni, sociologo e saggista. A parte la serata anteprima (che si tiene al Pio X) le altre quattro serate si svolgeranno nella sala Longhin del Seminario vescovile.

Serata anteprima: lunedì 26 “Prese il pane, rese grazie”, con mons. Tomasi e Boffo
E’, insieme, momento culminante degli appuntamenti previsti nell’ambito degli incontri “Il tempo del creato”, e la “serata anteprima” della 36ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani.
Lunedì 26 settembre, nell’auditorium San Pio X di Treviso (viale D’Alviano) si tiene la serata “Prese il pane, rese grazie” (Lc 22, 29). Il tutto nel frammento”. Un dialogo tra mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, e Dino Boffo, già direttore di “Avvenire”. L’incontro riprende il titolo del messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata del Creato.
Al tempo stesso, l’incontro si collega alla Settimana sociale e al titolo di quest’anno.

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Lunedì 26 “Prese il pane, rese grazie”, con mons. Tomasi e Boffo

E’, insieme, momento culminante degli appuntamenti previsti nell’ambito degli incontri “Il tempo del creato”, e la “serata anteprima” della 36ª Settimana sociale dei cattolici trevigiani.
Lunedì 26 settembre, nell’auditorium San Pio X di Treviso (viale D’Alviano) si tiene la serata “Prese il pane, rese grazie” (Lc 22, 29). Il tutto nel frammento”. Un dialogo tra mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, e Dino Boffo, già direttore di “Avvenire”. L’incontro riprende il titolo del messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata del Creato.
Al tempo stesso, l’incontro si collega alla Settimana sociale e al titolo di quest’anno.

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Tempo del creato: “Un pane di grano antico – buone pratiche”

Lunedì 19 settembre, ore 20.30 alla scuola di Formazione Professionale Opera Monte Grappa di Fonte, incontro su “Buone Pratiche” con l’associazione Gruppo Acquisto Solidale di Asolo “Gasolo” e l’associazione “Libera nos in campo”. Partecipano Cristian Tonello, laureato in scienze naturali, Chiara dal Bello nutrizionista e biologa. Altro tema: “Lavoro e giusto prezzo e retribuzione” con relatori da definire.
Pieghevole Tempo del creato 2022 def

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Tempo del creato: a Castelfranco il ricordo di don Paolo Chiavacci

A quarant’anni della scomparsa di Don Chiavacci e della nascita dell’Associazione Incontri con la Natura per la salvaguardia del Creato “Don Paolo Chiavacci”, che ne promuove le idee e i progetti, una serata dedicata al sacerdote trevigiano, precursore dei temi enunciati dall’enciclica di Papa Francesco Laudato si’.
La serata, al teatro Accademico di Castelfranco,inizierà alle 20.30 e sarà l’occasione per presentare il volume “Don Paolo Chiavacci profeta dell’ambiente” scritto da Francesco Chiavacci Lago, pronipote del sacerdote e figlio di Giorgio Lago, e dal giornalista Umberto Folena.
Nel 2022 si celebrano i 40 anni dalla scomparsa di Don Paolo Chiavacci, sacerdote originario di Crespano del Grappa, Treviso, e per valorizzare la ricorrenza, l’Associazione Incontri con la Natura per la salvaguardia del Creato “Don Paolo Chiavacci”, fondata nel 1982, il Centro Don Paolo Chiavacci e la Diocesi di Treviso promuovono per lunedì 12 settembre, alle 20.30, “Tempo del creato”, una serata evento al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Treviso, realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Giorgio Lago, il Comune di Castelfranco, la Comunità Laudato Sì Treviso, la Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Treviso, il Network per il bene comune, Monte Grappa Mab Unesco e Ricucire.
La serata, che si inserisce una rassegna di cinque appuntamenti eventi che celebrano la 17^ Giornata nazionale per la Custodia del Creato, è stata ideata con lo scopo far conoscere al pubblico lo straordinario impegno di Don Paolo Chiavacci, che attraverso le parole e le opere sul Creato e sulla natura, fu un anticipatore delle tesi e delle esortazioni che Papa Francesco esprime nell’enciclica Laudato Si’, con ben cinquant’anni d’anticipo.
Nel corso dell’appuntamento verrà presentato il libro “Don Paolo Chiavacci profeta dell’ambiente. Un eco della Laudato Sì alle pendici del Monte Grappa”, scritto da Francesco Chiavacci Lago, pronipote del sacerdote e figlio del giornalista Giorgio Lago, e da Umberto Folena, scrittore e editorialista di Avvenire.
Sul palco del Teatro si alterneranno i racconti di coloro che hanno conosciuto e frequentato il sacerdote e testimonianze fotografiche e video, per far conoscere l’eccezionale testimonianza terrena di Don Paolo Chiavacci e del Centro a lui intitolato. Interverranno Dino Boffo, già direttore del quotidiano nazionale Avvenire, don Giovanni Scavezzon, presidente dell’Associazione Don Paolo Chiavacci, Francesco Chiavacci Lago, autore del libro, e Laura Bertollo, responsabile dell’educazione ambientale al Centro di Spiritualità e Cultura Don Paolo Chiavacci. Modererà Umberto Folena, coautore del libro.
Pieghevole Tempo del creato 2022 def

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1° settembre: Giornata del creato, appuntamento al centro Chiavacci con il vescovo Michele

Giovedì 1 settembre con inizio alle ore 17.00 al Centro di spiritualità e cultura “Don Paolo Chiavacci” di Crespano di Pieve del Grappa sarà celebrata la 17ª Giornata nazionale per la custodia del Creato. Il tema sarà “In ascolto del grido del creato e dei poveri”. Importante novità sarà la presentazione del progetto di un percorso botanico naturalistico per una didattica inclusiva.

Sarà questo il primo di altri quattro appuntamenti per valorizzare, con iniziative culturali e di buone pratiche, il mese che papa Francesco ha chiamato “Tempo del Creato”.

L’1 settembre parteciperanno il Vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi, il sindaco di Pieve del Grappa Annalisa Rampin nonché Presidente dell’IPA (Intese Programmatiche d’Area) Terre di Asolo e Monte Grappa, il direttore del Centro Chiavacci don Paolo Magoga, il direttore dell’Ulss 2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, la responsabile del Turismo Sociale dell’Ulss 2 Silvia Ceschel, i volontari dell’associazione “Incontri con la Natura don Paolo Chiavacci”, le Comunità Laudato Si di Treviso, Follina, Ponzano e Venezia, don Gianni Fazzini della comunità Laudato Si di Venezia, la cooperativa Solidarietà di Treviso.Pieghevole Tempo del creato 2022 def

Questo il programma: alle ore 17.00 accoglienza musicale a cura del maestro Matteo Dal Negro e della collega Giulia Sfoggia, alle 17.15 i saluti del direttore del Centro Chiavacci, del sindaco di Pieve del Grappa, del Direttore generale dell’Ulss 2 e della responsabile del Turismo Sociale dell’Ulss 2. Alle ore 18.00 l’intervento del Vescovo di Treviso, alle 18.20 il taglio del nastro del “Progetto percorso botanico naturalistico per una didattica inclusiva”. Alle 18.40 le Comunità Laudato Sì si raccontano, alle 19.40 la conclusione con l’intervento del Vescovo.

«L’iniziativa – afferma don Paolo Magoga – intende costruire ponti con tutte quelle realtà che si occupano di ascoltare il grido della terra e dei poveri come ci ha insegnato papa Francesco nella “Laudato sì”. Una ricchezza di connessioni, di attori, di valori che agiscono e interagiscono per il bene comune in progetti concreti, visibili e sostenibili. Desiderio di don Paolo Chiavacci, fondatore di questo Centro e della sua missione, era che in molti potessero sentire l’abbraccio della Terra, del cielo, degli alberi e di ogni creatura che abita con noi questo universo».

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